Home page » Stagioni concertistiche » Archivio » Notturni in Villa - XIV Edizione 2007

Notturni in Villa

XIV EDIZIONE
VILLA REALE - MILANO
04.07.07 - 28.07.07

Sabato 14 luglio 2007 ore 22 Ispirato a Viaggio nell'Azzurro (1894 - 1895 ca.)
Gaetano Previati
IL COLORE DEI SUONI Alessandra Celletti, pianoforte

E. Satie Gymnopedie n. 1 da Sports et divertissement Yachting, Le Bain de Mer
C. Debussy dal I libro dei Preludi La fille aux cheveux de lin, Le vent dans la plaine, Les collines d'Anacapri
Satie 5 Gnossiennes
M. Ravel Sonatine
A. Celletti Davide placa Saul col canto, Gesù nell'orto degli Ulivi, Gli angeli nella casa di Abramo (ispirati alle omonime opere di Giovanni Carnovali detto Piccio).
La Madonna dei Crisantemi, Il Re Sole, Viaggio nell'Azzurro (ispirati alle omonime opere di Gaetano Previati)
Dea dell'Amore, L'Amore alla fonte della vita, L'angelo della Vita (ispirati alle omonime opere di Giovanni Segantini)

Gaetano Previati, Giovanni Carnovali detto il Piccio, Giovanni Segantini: queste sono le fonti d'ispirazione del recital di Alessandra Celletti, pianista e compositrice romana. Diplomata a S.Cecilia, parte dalla musica francese a cavallo tra Ottocento e Novecento per sintetizzare un linguaggio molto personale; attratta più dall'essenzialità espressiva che dal virtuosismo rivolge la propria ricerca soprattutto al colore dei suoni e all'equilibrio dinamico tra le note e dedica particolare attenzione alle opere multimediali e alla fusione tra le varie arti. Per questo concerto propone il repertorio più affine alla sua sensibilità musicale, da Debussy a Ravel e Satie, autori che presentano un forte legame poetico con i tre pittori già citati. Particolarmente interessante è l'analogia tra la musica di Debussy e la pittura di Gaetano Previati: ciò che Debussy evoca con i suoni Previati lo realizza con i colori riuscendo a trasfondere la natura in visioni fantastiche. Anche la pittura di Giovanni Carnovali, detto il Piccio è motivo di riflessione per la pianista romana; il Piccio è uno di quei pittori che, come gli impressionisti francesi, è stato incompreso in vita e giustamente rivalutato in tutta la sua grandezza nel Novecento. Il suo colore non è materia, è luce, che si diffonde e fa crepitare il e quadro, è un pulviscolo luminoso sospeso nell'atmosfera. Alessandra Celletti proporrà inoltre alcune sue composizioni scritte espressamente per l'occasione, nell'intento di tradurre in musica opere dei tre pittori conservate nel Museo dell'Ottocento.